Personale ATA: essenziale per la scuola dell’autonomia

15/02/2017

Personale ATA: essenziale per la scuola dell’autonomia.

La specificità del mondo della scuola si estrinseca in professionalità che non sono omologabili a quelle del restante lavoro pubblico e quella dell’autonomia è la sede per valorizzarle. 
Per la Uil Scuola il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario è parte integrante del progetto di ogni scuola. Per includere a pieno titolo questi lavoratori occorre un intervento complessivo che colmi alcuni vuoti legislativi e, attraverso il contratto, renda pieno riconoscimento della funzione e del ruolo professionale degli ATA quale parte essenziale della vita di ogni scuola.
Al fine di analizzare i problemi del settore ed organizzare iniziative a carattere nazionale la segreteria nazionale ha promosso una giornata di confronto e riflessione con rappresentanti dei lavoratori dell’area Ata direttamente impegnati nell’attività scolastica.

L’incontro si è tenuto a Roma, presente il segretario generale, Pino Turi; i lavori sono stati coordinati da Antonello Lacchei, responsabile del settore che, aprendo la giornata, ha sottolineato come – alla luce della definizione dei nuovi comparti di contrattazione del pubblico impiego – l’unicità e la specialità del nostro comparto assicura agli ATA la copertura dei posti liberati dal turn over con le immissioni in ruolo, la possibilità di svolgere un ruolo come RSU nella contrattazione di scuola, quella di mantenere la progressione economica per anzianità, insomma di essere una componente attiva della scuola autonoma e non soltanto un supporto esterno alla stessa. Tuttavia per essere davvero parte della comunità scolastica – ha proseguito Lacchei – è necessario rigettare le tentazioni settoriali e sub corporative che ci riporterebbero alle dinamiche del secolo scorso, senza dare risultati economici o professionali.

Nei numerosi interventi che sono susseguiti sono state elencate le gravi criticità che affliggono il settore a partire dal blocco delle sostituzioni e della mobilità professionale, dalla necessità di un organico stabile ed adeguato in ogni scuola, anche in considerazione dei nuovi carichi di lavoro, dalla sempre maggiore sovrapposizione di norme che invece di risolvere i problemi li complicano.

Pino Turi ha confermato l’attenzione della UIL per il personale ATA che è parte essenziale della scuola dell’autonomia. La specificità del mondo della scuola si estrinseca in professionalità che non sono omologabili a quelle del restante lavoro pubblico e quella dell’autonomia è la sede per valorizzarle.
Per poterlo fare è necessario che vi sia la consapevolezza e le professionalità che il personale ATA mette a disposizione dell’attività didattica ed educativa – ha detto il segretario generale –  che è il cuore della mission della scuola statale e costituzionale.

In questa prospettiva è necessario mantenere una azione sindacale che vede la UIL Scuola in prima linea per la difesa dei valori di riferimento della laicità e della libertà, messi in discussione dalle scelte sbagliate della legge 107.
Quelle norme, che hanno lasciato fuori gli ATA – ha precisato Turi –  se non contrastate e modificate, riverbereranno gli effetti negativi anche su questo personale per il quale, invece, dobbiamo rivendicarne i positivi, come quello dell’ organico potenziato e di rete, che superi i limiti legislativi rispetto alla sostituzione dei supplenti.

In questo quadro va ripresa la questione della costituzione dell’area C, riavviata la mobilità professionale tra le aree e definito un organico che garantisca un assistente tecnico in ogni scuola.
Solo la contrattazione di cui va recuperato il senso e la portata normativa, può realizzare ciò che la politica negama anche in questo caso bisogna avere idee nuove e vincenti.

E’ necessario proseguire sulla strada intrapresa che ci vede protagonisti di negoziazione, contrattazione, relazioni sindacali e confronti. Per avere risultati oggi occorre un sindacato autorevole che abbia cognizione esatta del suo ruolo e del momento che si vive per rappresentare al meglio il personale.

Non serve un ennesimo nuovo sindacato ma un sindacato contemporaneo in grado di rinnovarsi attraverso il contatto costante con i lavoratori e con le RSU. Con questo approccio ci accingiamo a celebrare la nostra conferenza di organizzazione e per poter affrontare nel quadro complessivo delle proposte anche la condizione del personale ATA. Nei prossimi giorni convocheremo una riunione nazionale specifica per fare il punto della situazione e preparare i temi della conferenza di organizzazione.