CONTRATTO SCUOLA. Prosegue la trattativa all’Aran. La strada è giusta ma ancora lunga.

17/01/2018

CONTRATTO SCUOLA. Prosegue la trattativa all’Aran. La strada è giusta ma ancora lunga.

All’esame oggi le relazioni sindacali, materia propedeutica alla firma del contratto

È proseguito nella giornata di oggi, 17 gennaio, il confronto tra le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Istruzione del settore scuola e l’Aran sul rinnovo del contratto. Positivo il fatto che si sia deciso di lasciare il “corpus” del contratto vigente ed inserire solo le modifiche concordate.

Il confronto si è incentrato solo sulle relazioni sindacali, materia propedeutica alla firma del contratto, con particolare riferimento a quelle di scuola, partendo da un testo di lavoro presentato dall’Agenzia che presenta degli avanzamenti rispetto a quelli delle precedenti riunioni.
Restano comunque dei nodi da sciogliere.

La Uil Scuola ha indicato le materie che vanno incluse. Innanzi tutto va ‘arricchita’ la contrattazione a livello di scuola, per incentivare l’autonomia  e mettere le scuole nelle condizioni di funzionare al meglio.
Va chiarito che, per le decisioni interne alla scuola, non si deve fare riferimento alla ‘partecipazione’ ma all’informazione o alla ‘contrattazione integrativa’ di scuola.
Eliminare dal testo le parole ‘servizio’ e ‘utenti’, che attengono al pubblico impiego, e parlare di ‘qualità’.

Ad avviso della Uil Scuola nel testo presentato sono state dimenticate alcune questioni:
alternanza scuola-lavoro, contrattualizzazione del passaggio del personale docente da ambito a scuola.

Per la disciplina dell’atto unilaterale si tratta di chiarirne l’ambito, circoscrivendolo alle clausole irrisolte

Servono inoltre sedi di raffreddamento dei conflitti, strumenti per garantire la trasparenza delle scelte e dei compensi ed una tempistica certa per la contrattazione. Per la Uil Scuola i criteri per l’attribuzione del “bonus” va demandato alla contrattazione di scuola e non possono esserci né paletti né impedimenti alla mobilità annuale. La triennalità deve riguardare la contrattazione ma non la possibilità per il personale di muoversi ogni anno.

Oggi si è registrato un contesto più fruttuoso. Rispetto agli incontri precedenti si comincia a vedere la direzione di marcia anche se la strada resta ancora lunga.