TFA per il sostegno. Considerazioni della Uil Scuola e Scheda di lettura.

28/12/2016

TFA per il sostegno. Considerazioni della Uil Scuola e Scheda di lettura.

Uil: frammentato il modo in cui la formazione dei  docenti specializzati ed il loro reclutamento, viene affrontato. Manca un disegno organico e un confronto sui singoli temi.

Il Miur ha diramato un decreto con cui attiva un percorso di TFA per il sostegno.
Il decreto è rivolto alle Università che, entro il 19 dicembre dovranno predisporre l’offerta formativa dei corsi con l’indicazione del  dei  posti disponibili, distinti per ordini e gradi di scuole.

Potranno accedere ai corsi i docenti già in possesso di abilitazione che dovranno sottoporsi ad  una prova preselettiva consistente in una prova scritta ed una orale.

La UIL Scuola, a tal proposito, evidenzia i seguenti elementi di riflessione:
i tempi di pubblicazione del decreto si presentano quantomeno problematici per una selezione delle università che sia  capace di presentare la propria offerta, a meno che non sia tutto predefinito in una procedura già predisposta, in barba ai più elementari principi di correttezza e trasparenza.

L’esigenza di garantire i processi di integrazione degli studenti diversamente abili, attraverso docenti adeguatamente formati, viene affrontata, ancora una volta, senza alcun confronto e in assenza di un quadro di riferimento organico e complessivo del sistema di integrazione che pure la legge 107 avrebbe voluto introdurre fin dalla sua pubblicazione.

Rappresentiamo, in ciò il disappunto per la frammentazione con cui il tema della formazione dei  docenti specializzati ed il loro reclutamento, viene affrontato, al di fuori di ogni soluzione al problema più generale dell’assorbimento del precariato e della valorizzazione delle esperienze e delle competenze acquisite sul campo dai tanti docenti in possesso di abilitazione, sia se inseriti nelle GAE sia se esclusi da queste.

La UIL ritiene che la questione venga discussa in  un incontro urgente con il Miur nel quale affrontare le diverse questioni rappresentate con particolare riferimento alla valorizzazione della professionalità dei tanti docenti che in questi anni si sono fatti carico di dare continuità formativa relativa all’ integrazione scolastica, anche se prestato senza titolo, ha acquisito un bagaglio di esperienza che non può andare disperso. Da qui la necessità che il ministero  assuma un ruolo di gestione e raccordo con  le università interessate, al fine di  garantire  equità e  sostenibilità economica dei corsisti, degli  aspiranti tali e delle loro famiglie.

Con il D.M. n. 948/2016 il Ministero ha dato avvio alle operazioni per l’organizzazione dei corsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno.

 

LA SCHEDA DI LETTURA

D. Chi può partecipare?

R.Tutti coloro che sono in possesso dell’abilitazione all’insegnamento per il grado di scuola

per il quale si intende conseguire la specializzazione per le attività di sostegno.

 

D. Il diploma magistrale è considerato titolo di accesso per le attività di

sostegno della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria?

R.Sì, purché conseguito entro l’a.s. 2001/2002.

 

D. Quali disposizioni sono previste per i docenti che hanno sospeso la frequenza

dei percorsi attivati negli anni accademici precedenti?

R. I corsisti che, per qualunque motivo, hanno sospeso la frequenza dei percorsi di

specializzazione per le attività di sostegno attivati negli anni accademici precedenti

potranno riprendere, previa presentazione di apposita domanda, la frequenza del percorso

a suo tempo sospeso.

In tal caso saranno riconosciuti loro i crediti eventualmente già acquisiti.

 

D. In cosa consisteranno le prove?

R.Per l’accesso ai corsi sarà necessario superare i test preliminari e le prove scritte.

 

D. Esiste qualche deroga per chi era risultato vincitore nei corsi precedenti??

R.Sì.

I candidati risultati vincitori nelle selezioni precedenti sono ammessi in soprannumero al

corso prioritariamente presso il medesimo Ateneo, senza quindi effettuare i test preliminari

e quelli scritti.

D. Da chi saranno organizzate le prove?

R.Da ciascuna Università, tenendo conto delle specifiche esigenze dei candidati con

disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento.

 

D. Ci sarà un’unica data per tutti?

R.Ci saranno delle date uniche per ciascun indirizzo di specializzazione, con decreto

emanato dal Ministro.

 

D. Entro quanto tempo sarà pubblicato il calendario delle prove scritte o

pratiche?

R. Entro 10 giorni dalla pubblicazione dei risultati del test preliminare.

 

D. Entro quanto tempo avranno inizio le prove orali?

R. Non prima di sette giorni successivi alla data in cui il relativo calendario è reso pubblico