Apprendistato in impresa nei due ultimi anni delle superiori

04 APRILE 2014

Apprendistato in impresa nei due ultimi anni delle superiori

L’OCCUPAZIONE RIPARTA DALLA SCUOLA

UNO SBOCCO INNOVATIVO PER I PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

I progetti sperimentali di apprendistato di alta formazione in alternanza scuola lavoro, per le ultime due classi degli istituti tecnici e professionali previsti dall’articolo 8 Bis della legge 128/2013 (Istruzione riparte)potranno essere predisposti dalle scuole entro giugno 2014 e fruibili dall’anno scolastico 2014-2015, grazie ad intese promosse dalle scuole,  singole e in rete, dalle imprese, dal Miur e dal ministero del lavoro.
Questo è quanto emerso dall’incontro, chiesto dalla UIL, tra le organizzazioni sindacali   e il direttore  degli ordinamenti scolastici per la presentazione di una bozza di decreto ministeriale che  attua,  secondo la UIL, una misura di forte innovazione a  sostegno del raccordo tra l’istruzione ed il mondo di lavoro, a fronte di dati drammatici sulla disoccupazione giovanile. I giovani, acquisiscono infatti anche lo status  di apprendisti, mantenendo obiettivi e traguardi della scuola secondaria per l’indirizzo frequentato, a cui si aggiunge l’impegno dell’impresa per inserimenti in  contesti aziendali di lavoro, valutabili come crediti.
Il Miur ha disciplinato per linee generali i contenuti delle convenzioni, i doveri degli studenti e delle scuole, la funzione dei tutor,  il sistema delle certificazioni di competenze in termini di crediti utili anche ai fini dell’esame di stato, la definizione dei requisiti delle imprese, la durata massima dei contratti in apprendistato (fino al 35% del piano orario annuale) e quant’altro.  Alle scuole compete la predisposizione di progetti qualificati in accordo con le imprese,  per il numero delle ore in apprendistato, la certificazione dei crediti, la definizione dei calendari di attività, l’aggregazione di gruppi di alunni in classi o gruppi ad hoc.
Per la UIL il modello sperimentale, pur  necessitando di aggiustamenti  costituisce una risposta concreta all’esigenza di rendere più flessibili ed integrati i percorsi di istruzione e quelli di accesso al lavoro.
L’impegno va concretizzato in tempi coerenti con l’avvio nel nuovo anno scolastico, anche rispettando gli impegni assunti dalla stessa legge 128/2013 sull’orientamento scolastico, necessario per garantire una conoscenza delle diverse opportunità formative agli studenti e alle famiglie.
Va previsto il coinvolgimento delle regioni per la definizione del quadro generale e per la realizzazione dei progetti sul territorio. Lo sforzo delle scuole sull’alternanza scuola-lavoro va supportato anche prevedendo criteri funzionali per l’utilizzo di fondi dedicati, quali ad esempio della legge 440/1997.
L’incontro si è svolto il 2 aprile 2014; la UIL e la UIL scuola sono state rappresentate rispettivamente da Marco Masera e Noemi Ranieri.