Lombardia in zona arancione: è garantita la sicurezza?

01/12/2020

Lombardia in zona arancione: è garantita la sicurezza?

La UIL scuola Lombardia chiede garanzie

sulla ripresa in presenza delle classi seconda e terza media.

Sabato 28 novembre la Regione Lombardia ha emanato una nota relativa alla nuova ordinanza del Ministro della Salute che pone la Lombardia in zona arancione. La notizia può sembrare positiva: ma è così? Per la scuola i docenti e  i nostri ragazzi della 2° e 3° media (nota USR Lombardia), da lunedì 30 novembre, sono tornati a fare lezioni in presenza. I protocolli sono idonei, ma  vengono garantite tutte le norme sulla sicurezza?

Perchè mettere a rischio  in questo momento la salute dei ragazzi, dei docenti e delle relative famiglie che forse in queste ultime 3 settimane avevano trovato degli equilibri? Tutti vogliamo tornare alla vita sociale e non è questa la realtà che vogliono né i ragazzi né gli adulti. Ma non dimentichiamo che la situazione è emergenziale. Come se volessimo andare a scuola sotto una pioggia di bombe: aspettiamo e non rischiamo.

Dal 24 febbraio 2020 la scuola della Lombardia, e non solo, ha subito cambiamenti continui con difficile interpretazione delle norme da applicare nella quotidianità scolastica.

L’emergenza non è finita e molti Dirigenti Scolastici degli istituti comprensivi  ci riferiscono che i contagi nelle ultime 3 settimane si sono ridotte, quindi la scelta di lasciare a casa le seconde e le terze medie è stata vincente.

Perché non continuare su questa strada come ha scelto il governatore della regione  Piemonte?

In questo momento dobbiamo accontentarci della DAD, utile strumento emergenziale, e prendere insegnamento da questa situazione per costruire il futuro. La scuola è un luogo di aggregazione e socializzazione oltre che di formazione e cultura, ma riteniamo che non vanno forzati i tempi.

Con l’impegno e le competenze di tanti docenti investiamo a sostenere gli alunni in questo momento difficile senza inutili lamentele e accuse reciproche.

Le  opinioni da parte di medici, sociologi, psicologi, politici, giornalisti continuano ad imperversare, ma chi considera che di mezzo c’è il personale scolastico?

Docenti, Dirigenti, collaboratori, amministrativi: come vivono questi continui cambiamenti? Le persone che lavorano nella scuola e per la scuola hanno dimostrato di essere in grado di poter dare la loro preziosa opera educativa sia a distanza come anche in presenza.

La UIL scuola Lombardia reputa fondamentale la scuola in presenza, ma far ritornare in classe per questi pochi giorni di lezione prima delle vacanze natalizie si rischia di richiudere fra un mese: forse non era il caso!

Le Segreteria Territoriale